Papa Francesco: Ut unum sint, “confermò in modo irreversibile l’impegno ecumenico”, in autunno un “vademecum” e una nuova rivista
Una enciclica che confermò “in modo irreversibile” l’impegno ecumenico della Chiesa cattolica. Così il Papa definisce l’enciclica di san Giovanni Paolo II “Ut unum sint”, in una lettera inviata al card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in occasione dei 25 anni dalla pubblicazione. “Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto che il movimento per il ristabilimento dell’unità di tutti i cristiani è sorto per grazia dello Spirito Santo”, ricorda Francesco. “Ha affermato anche che lo Spirito, mentre realizza la diversità di grazie e di ministeri”, è “principio dell’unità della Chiesa”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Mattarella, “far fronte a ricadute della pandemia non solo sul piano sanitario ma anche su quello della riattivazione del tessuto economico”
“L’Africa, l’Europa e l’Italia sono adesso chiamate a far fronte alle ricadute della pandemia non solo sul piano sanitario ma anche su quello dell’indispensabile riattivazione del tessuto economico che, per avere successo, richiederà un ulteriore approfondimento, tanto in Africa quanto in Europa, dei processi di integrazione. Significativo, in proposito, l’avvio di realizzazione dell’Area comune di libero scambio africana”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio diffuso in occasione della Giornata dell’Africa. (clicca qui)
Terra Santa: p. Patton (Custode), “basilica Santo Sepolcro aperta per la preghiera. Ma serve che i fedeli rispettino le regole”. Domani riapre la basilica della Natività di Betlemme
“La basilica è aperta e non chiusa. È ri-aperta, come è stato deciso, ma non completamente e con restrizioni”. Così il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, precisa al Sir alcune notizie sui media israeliani che riportano la nuova chiusura della basilica del Santo Sepolcro “a data da destinarsi”, nonostante un precedente annuncio ufficiale della sua riapertura firmato dai capi delle tre comunità, custodi della basilica del Santo Sepolcro e della Resurrezione, i patriarchi greco ortodosso e armeno di Gerusalemme, Teofilo III e Nourhan Manougian, e lo stesso custode di Terra Santa, padre Patton. (clicca qui)
Lo stesso Patton commenta al Sir anche la notizia della riapertura domani, dopo tre mesi circa, della basilica della Natività di Betlemme. “Un segnale di grande speranza e di grande gioia”, afferma il custode, che ricorda come la decisione della riapertura della Natività venga dopo una nota del ministero del turismo palestinese e l’allentamento delle restrizioni per il Covid-19 nei Territori palestinesi. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Parlamento Ue, plenaria il 27 maggio con Von der Leyen per l’anteprima del Recovery Fund. Intanto, negli edifici del Parlamento ospitalità per 100 donne vulnerabili
“Pacchetto di ripresa dell’Unione europea”: è l’unico punto all’ordine del giorno della sessione plenaria che il Parlamento Ue terrà questa settimana. Riunione lampo, mercoledì 27 maggio, dalle 13.30 alle 15, durante la quale la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen illustrerà agli eurodeputati le proposte – fra loro correlate – di Recovery Fund e Quadro finanziario pluriennale, per poi discuterle con i parlamentari connessi on line. (clicca qui)
Intanto, il Parlamento Ue cerca di rispondere a richieste e necessità specifiche emerse nelle tre città che ospitano le sedi dell’Assemblea Ue, ovvero Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. “Siamo tutti coinvolti in un’emergenza che tocca la vita delle persone. Questa crisi deve spingere tutti noi, comprese le istituzioni, a dare il buon esempio”, afferma il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, a proposito delle iniziative assunte dall’istituzione in tempo di pandemia. Grazie ai suoi servizi logistici, il Parlamento europeo fornisce a Bruxelles circa 7mila pasti alla settimana, dallo scorso 14 aprile, distribuiti in collaborazione con varie associazioni di beneficenza. Il Parlamento ha anche iniziato a fornire pasti per il personale medico dell’ospedale di Saint Pierre. Inoltre, a 100 donne vulnerabili è stato offerto un riparo nei locali del Parlamento. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: in Brasile nuova escalation nel fine settimana. P. Carraro (Missione Belém) al Sir, “situazione è molto più grave di quello che dicono i numeri ufficiali”
Nel Brasile il contagio per Covid-19 procede inesorabile, con una vera e propria escalation nel fine settimana: 365.213 contagiati e 22.746 morti. Ma i dati ufficiali sarebbero solo la punta di un iceberg. Lo afferma al Sir, da San Paolo, che continua a essere la città più colpita dalla pandemia in tutto il Brasile (oltre 80mila contagi e 6mila morti nello Stato di San Paolo), padre Giampietro Carraro, veneziano d’origine e fondatore della Missione Belém, che ha dato vita a circa 140 case di accoglienza solo nella metropoli brasiliana. “Non ci sono tamponi sufficienti – spiega il sacerdote –, li fanno solo a chi è ricoverato in terapia intensiva. Molti non sanno di avere il virus”. Qui, aggiunge, “uno studio della locale università afferma che i positivi in Brasile potrebbero essere più di due milioni. Una cifra ben diversa da quella ufficiale, che pure è già di per sé molto elevata”. (clicca qui)
Scuole paritarie: vescovi lombardi, “devono poter usufruire delle risorse necessarie per affrontare i problemi causati dalla pandemia”
“La Conferenza episcopale lombarda ribadisce, insieme alla presidenza della Cei, che le scuole paritarie ‘svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità’; esse contribuiscono in modo essenziale all’esperienza educativa in Italia. Pertanto, devono poter usufruire delle risorse necessarie per affrontare i problemi causati dalla pandemia”. La Conferenza dei vescovi delle dieci diocesi della Lombardia diffonde oggi un documento nel quale si riprendono i punti essenziali del testo della Cei del 18 maggio scorso. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Protezione civile, “solo 300 i nuovi casi registrati rispetto a ieri”. Istat, “lockdown vissuto all’insegna della serenità e di un clima familiare coeso e positivo”
“Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 25 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.158, con un incremento rispetto a ieri di 300 nuovi casi”. Lo rende noto stasera il bollettino diffuso dal Dipartimento della Protezione civile che fa il punto sull’emergenza da Covid-19 in Italia. “Il numero totale di attualmente positivi è di 55.300, con una decrescita di 1.294 assistiti rispetto a ieri – ricorda il bollettino -. Rispetto a ieri i deceduti sono 92 e portano il totale a 32.877. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 141.981, con un incremento di 1.502 persone rispetto a ieri”. (clicca qui)
Intanto, un’indagine Istat diffusa oggi “Reazione dei cittadini al lockdown” relativa alla “fase 1” dell’emergenza Covid-19 nel periodo dal 5 al 21 aprile 2020 evidenzia che in Italia, “nonostante le restrizioni, il lockdown è stato vissuto all’insegna della serenità e di un clima familiare coeso e positivo”. (clicca qui)