Fa riflettere la proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, di lanciare un bando per il reclutamento di 60.000 “assistenti civici” che saranno impiegati dai sindaci per lo svolgimento di attività sociali e per collaborare al rispetto del distanziamento sociale.
“I cosiddetti ‘assistenti civici’ non possono essere scambiati per volontari’– dichiara Enzo Costa, coordinatore della Consulta Volontariato del Forum del Terzo Settore –. I volontari infatti non si reclutano per bando e tanto meno possono essere ‘usati’, ma come afferma la legge agiscono esclusivamente per fini di solidarietà e in risposta ai bisogni delle persone e delle comunità”.
“I volontari – prosegue Costa – non hanno mai smesso di dare il loro contributo sia nei periodi di normalità sia nei frangenti di grande emergenza, compiendo una scelta di libertà individuale che non può essere attivata attraverso il reclutamento né tanto meno subordinata ad una ordinanza. Nel nostro Paese ci sono migliaia di associazioni che impiegano milioni di volontari e in maniera sussidiaria, mai sostitutiva, collaborano con gli enti pubblici realizzando un gran numero di attività di interesse generale. Un provvedimento come questo, che vorrebbe i volontari come controllori del distanziamento sociale, sostituendosi in modo inappropriato a chi ha il compito di svolgere questa funzione, ci lascia molto perplessi. E sarebbe ancora più grave una eventuale erogazione di rimborsi forfetari”.
“Dispiace non essere stati interpellati su una tale iniziativa, sulla quale abbiamo risorse e competenze maturate in moltissimi anni. Credo che la figura del volontario nel nostro Paese – conclude Costa – abbia bisogno di una attenzione diversa, e meriti rispetto e sostegno”.