Strage di Capaci: Samengo (Unicef Italia), “impegno contro la criminalità organizzata deve anche concretizzarsi in iniziative culturali”

“L’Unicef Italia ha aderito alle celebrazioni per il 28° anniversario delle Stragi di Capaci e via d’Amelio, rispondendo con convinzione all’appello #PalermochiamaItalia, “iniziativa a cui non potevamo mancare per ribadire la lotta alle mafie, l’impegno contro la criminalità organizzata che deve anche concretizzarsi in iniziative culturali come quella che stiamo condividendo”. Lo ha dichiarato il presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo, che partecipa alle celebrazioni del 28° anniversario della Strage di Capaci con un videomessaggio.
“In questa giornata – sottolinea Samengo – si rinnova la memoria di donne e uomini coraggiosi, ieri come oggi, esempi di vita per la nostra quotidianità. Come esempi sono stati e continuano ad esserlo i familiari delle vittime, come Maria Falcone, che diffondono esperienza e coraggio profondamente convinti che l’educazione alla legalità, tesa a valorizzare il ruolo della scuola nella comunità civile debba passare per la memoria storica di quanto accaduto, per la conoscenza dei diritti umani e della Costituzione Italiana”.
“Quella che si sta attuando oggi, sia pure in modalità virtuale, in una Giornata tanto dolorosa quanto ricca di rinnovata speranza, è una vera e propria ‘staffetta generazionale di impegno’, quel camminare sulle gambe degli altri, come diceva Giovanni Falcone, che ci coinvolge tutti come società civile e che ci impone eticamente, con parole ed azioni, ‘da che parte stare’”, prosegue il presidente di Unicef Italia, secondo cui “l’impegno, l’esperienza altruista sul campo ed i buoni ricordi, quale miglior forma di educazione, la riscontriamo in tanti ragazzi impegnati nel sociale, a tutela dell’ambiente, o al rispetto delle uguaglianze”. “#PalermochiamaItalia è opportunamente dedicata al ‘coraggio di ogni giorno’”, evidenzia poi Samengo, che coglie l’occasione per “ricordare il coraggio di tante persone – non eroi – che, con profondità e senso del dovere, hanno scelto di curare vite umane a costo della propria vita. È il coraggio di ogni giorno ed è lo spirito di servizio che dobbiamo offrire ai nostri ragazzi quale esempio concreto a fondamento della loro futura esistenza. E saranno loro, consapevoli della storia e dei nostri errori, a camminare coraggiosamente in avanti, come Falcone e Borsellino avrebbero voluto”.

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