Comunicazioni sociali: Padova, dalle 18 veglia online con voci e volti della comunicazione diocesana

Il comparto della Comunicazione della diocesi di Padova (Ufficio comunicazioni sociali, Ufficio stampa, La Difesa del popolo, Euganea Editoriale Comunicazioni, Servizio assistenza sale, multisala Mpx) coordinato dal direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, don Daniele Longato, ha accolto la proposta di una veglia di preghiera dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, in occasione della 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni che si celebra domenica. Un momento di preghiera da vivere anche nel privato della propria casa o ufficio, considerando il tempo particolare che stiamo vivendo. “Perché tu possa raccontare e fissare nella memori” il tema della veglia, che ricalca il titolo del messaggio di papa Francesco per la giornata, pubblicato il 24 gennaio, in occasione della festa di San Francesco di Sales. “Un invito a pregare “per l’umanità intera in questo tempo difficile di emergenza a causa della pandemia”, ma anche “per tutti gli operatori delle comunicazioni sociali, perché possano riconoscere anche in mezzo al male il dinamismo del bene e dargli spazio”, si legge in un comunicato.
La veglia, il cui sussidio è disponibile sul sito dell’Ufficio nazionale, viene riproposta dall’Ufficio comunicazioni sociali patavino in forma di video con voci e volti di quanti in diocesi operano nel mondo della comunicazione. Chi lo desidera potrà pregare seguendo il testo o direttamente il video che sarà messo sul sito diocesano e sul canale youtube a partire dalle 18 di oggi. La veglia prevede un’introduzione, la lettura di alcuni passi della Bibbia, alcuni stralci del messaggio di Papa Francesco, il tutto intervallato dall’accensione di sette candele, la contemplazione dell’icona del Volto di Cristo che ci aiuta a “riannodare il tessuto della vita, ricucendo le rotture e gli strappi” e l’invocazione finale alla Vergine Maria “che ha saputo sciogliere i nodi della vita con la forza mite dell’amore”.

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