Strage di Capaci: Agesci Sicilia, “educazione a legalità e cittadinanza responsabile tra gli impegni primari verso i giovani della nostra terra”

“L’educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile resta infatti uno degli impegni primari nell’educazione dei giovani della nostra terra, un impegno sostenuto anche dall’esempio di chi è caduto vittima della violenza mafiosa mentre era impegnato a testimoniare, con straordinario impegno e con rara competenza, il proprio dovere”. Lo afferma l’Agesci Sicilia in una nota attraverso la quale i capi adulti e i ragazzi “ricordano con commozione e gratitudine i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della Polizia di Stato Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, uccisi dalla mafia il 23 maggio del 1992 a Capaci”. L’associazione parteciperà – attraverso i diversi canali della comunicazione per via dell’emergenza sanitaria per il Covid-19 – a tutte le iniziative “per mantenere e tramandare la memoria e per rinnovare l’impegno a essere costruttori di un mondo migliore”.
Come viene ricordato nella nota, agli scout dell’Agesci, riuniti da tutta Italia a Palermo il 20 giugno di ventotto anni fa per gridare il proprio no alla cultura di morte della mafia, il giudice Paolo Borsellino, nel ricordare Giovanni Falcone, volle affidare un mandato concreto: “Noi arrestiamo i padri, voi educate i figli”.
“È un impegno che l’Agesci – conclude la nota – ha raccolto e che continua a promuovere, un impegno che rinnoverà anche il prossimo 18 luglio, vigilia della strage di via D’Amelio”.

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