“I ricercatori da noi finanziati con un metodo rigoroso che premia il merito, oltre a portare avanti le proprie ricerche sulle malattie genetiche rare, stanno anche mettendo competenze ed esperienza al servizio dell’emergenza collettiva, facendo sì che la ricerca italiana sia competitiva e protagonista anche nella lotta al Covid-19”. Lo scrive Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon, in una lettera inviata all’Azione Cattolica. La Fondazione Telethon, tra maggio e giugno, lancerà tre bandi per selezionare i migliori progetti proposti da ricercatori di tutto il Paese. In particolare, sarà avviato anche un bando dedicato a “progetti che utilizzino proprio le malattie genetiche come modello per far luce su Covid-19 e sul comportamento del nuovo coronavirus”.
“Questo perché la ricerca non ha confini e molto spesso progetti di qualità hanno ricadute ben più ampie rispetto all’ambito per cui sono stati avviati”, aggiunge. Affermando che “la ricerca scientifica non deve fermarsi”, Pasinelli evidenzia anche che “oggi più che mai sappiamo quanto la ricerca scientifica, finalmente tornata ad avere nel dibattito collettivo il ruolo centrale che le compete, sia fondamentale per la comunità umana”. “E sappiamo anche quanto sia importante che i malati rari, che sono i più fragili tra i fragili, non siano lasciati soli. Quel senso di smarrimento, che noi tutti viviamo da pochi mesi, è per queste famiglie una presenza costante della vita”.
Delineando l’impegno della Fondazione Telethon, il direttore generale ricorda poi che l’impegno a “garantire la tenuta del sistema anche in questa fase così critica”. “Lo abbiamo fatto assicurandoci che i laboratori restassero aperti e i progetti proseguissero, seppur a regime ridotto per rispettare le restrizioni, in modo da tornare al pieno ritmo di lavoro appena possibile”. “Per quei casi in cui sarà necessario estendere la durata del finanziamento oltre la scadenza prevista, abbiamo garantito dei salari ponte che consentano a tutti i ricercatori di portare a termine con serenità il loro lavoro”.