Comunicazioni sociali: mons. D’Ascenzo (Trani), “senza narrazione della storia non avremmo continuità tra passato, presente e futuro”

Il tema della narrazione è “uno degli aspetti fondamentali della persona umana nella sua singolarità e nel suo esplicarsi come comunità (famiglia, gruppo, popolo, ecc.). Senza la narrazione della storia, propria e/o comunitaria, non avremmo continuità tra passato, presente e futuro, con gravi danni anche ai processi formativi delle nuove generazioni”. Lo scrive l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo, in occasione della 54ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, riprendendo i contenuti del messaggio di Papa Francesco per la Giornata. “All’interno del grande racconto della Bibbia, ‘entra in gioco il nostro racconto’, quello della nostra vita, che deve diventare sempre più narrazione del nostro essere chiamati alla vita, del nostro impegno ad intercettare la proposta progettuale che Dio ci offre”, prosegue mons. D’Ascenzo. Anche in piena emergenza sanitaria a causa del coronavirus “non abbiamo mai rinunciato – continua – a fare memoria della passione, morte e risurrezione del Signore con la celebrazione della santa messa, proponendola e narrandola, a porte chiuse, attraverso le dirette televisive o in streaming sui canali dei social”. Per quanto fatto, l’arcivescovo ringrazia “quanti si sono prodigati” ed esprime riconoscenza a “tutti gli operatori della comunicazione sociale per il servizio informativo svolto”.

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