“Oggi molte famiglie sono uno specchio infranto e i figli non hanno la segnaletica giusta per camminare nella vita. Ecco perché c’è tanto sbandamento”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, commentando i Misteri della Luce del Rosario, dopo la recita del Regina Coeli, trasmessa con il Rosario in diretta streaming dalla basilica di San Pietro. Spiegando il motivo della partecipazione di Gesù ad una festa di nozze, a Cana, Comastri ha evidenziato che lo ha fatto “per ricordarci l’importanza della famiglia, che è un dono di Dio”. La vita di San Giovanni Bosco, di Giovanni Paolo II, di Giovanni XXIII, di madre Teresa di Calcutta sarebbe stata “impensabile” senza l’impronta dei loro rispettivi genitori, ha aggiunto. Il terzo Mistero della Luce ci presenta Gesù che cammina sulle strade della Palestina e ci consegna le Beatitudini, che “sono la vera segnaletica della felicità e con il passare dei secoli appaiono sempre più giovani, sempre più belle, sempre più vere”, ha commentato il cardinale, ricordando che San Bonaventura diceva di San Francesco: “Nessuno mai ha tanto amato la ricchezza quanto Francesco ha amato la povertà”. Il quinto Mistero della Luce, ha concluso Comastri, ci porta nel Cenacolo, “dove Gesù tira fuori dal cuore due regali preziosissimi: il comandamento dell’amore, che è il suo comandamento, e l’Eucaristia, in cui se la viviamo con fede avviene una vera trasfusione di amore”.