“‘L’Oratorio estivo, il Grest, quest’anno non si fa’. Questo è ciò che sarebbe facile dire in tempo di pandemia, dove viene chiesto a tutti un esigente rispetto di regole nuove e anche un po’ difficili. Ma si possono lasciare soli i genitori? La Chiesa, la società intera, può abbandonarli nel loro impegno educativo quando loro sono al lavoro lontani da casa e i figli si ritrovano soli?”. Comincia così il comunicato firmato dai vescovi delle 10 diocesi lombarde diffuso oggi e intitolato “Summerlife. Che cosa è questo per tanta gente?”. Ai vescovi lombardi, che mercoledì 20 maggio si sono incontrati a Caravaggio, “è parso evidente che oggi c’è un grande bisogno e ci sono poche risorse. Cosa fare, dunque? Se l’oratorio estivo, come lo si è vissuto negli scorsi anni e come noi tutti lo abbiamo conosciuto e goduto, non si può fare, non per questo siamo autorizzati a non dare il poco che abbiamo. Certo, è il poco di noi discepoli che chiede, sollecita, invita ad un’alleanza di tutti coloro che amano questo Paese per colmare la fame di vita e di gioia dei nostri ragazzi”. Aggiungono: “Fino ad ora si è camminato insieme. Ringraziamo per questo tratto di strada. Ma adesso è tempo di una chiara alleanza collaborativa fra autorità, istituzioni, associazioni cattoliche, realtà sportive, scuole paritarie”. Una alleanza, auspicano, “per offrire un’estate bella, gioiosa, educativa, ai tanti ragazzi che lo desiderano. Un’alleanza per affiancare i genitori nel loro impegno di educatori quando loro sono al lavoro… Un’alleanza per offrire ai ragazzi la possibilità di una esperienza di vita solidale, aperta al futuro, capace di farsi carico degli altri”.
I vescovi ringraziano “i presbiteri, le consacrate, i genitori, gli adolescenti e i giovani che si fanno carico già ora di accompagnare i bambini e i ragazzi nella comunità cristiana e che hanno già dato la disponibilità a continuare”. Proseguono così: “ringraziamo i responsabili degli oratori delle diocesi lombarde e della pastorale giovanile delle nostre diocesi per il prezioso servizio che svolgono e per lo sforzo che stanno facendo di immaginare, in accordo che le istituzioni civili competenti, come rendere possibile ai ragazzi di vivere insieme qualche momento di questa inedita estate”. Infine: “anche questa estate – summerlife – può essere il tempo e l’occasione per saziare le attese di gioia, di speranza e di futuro dei ragazzi e saziare la loro fame di vita piena”.