“La diversità culturale nell’Unione europea è importante nel promuovere il dialogo e il rispetto. L’Europa è un mosaico di diversità modellato da secoli di scambi tra nazioni, lingue e culture diverse”. Lo scrivono in una dichiarazione congiunta l’Alto rappresentante Josep Borrell e la commissaria Mariya Gabriel in occasione della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo che si celebra oggi. Proprio nel momento in cui “la pandemia di coronavirus ha inferto un duro colpo al settore culturale e creativo, l’Ue ribadisce l’importanza di un’industria della cultura vivace per le società”. Il riferimento è al ruolo che iniziative come le Capitali europee della cultura, Erasmus+ e Europa creativa possono acquisire in questo momento, insieme alle relazioni culturali internazionali sostenute dall’Ue, che “contribuiscono fortemente al dialogo interculturale, alla prevenzione dei conflitti, alla riconciliazione e alla resilienza, dimostrando di essere uno scudo contro l’intolleranza e l’estremismo violento”. Altra iniziativa promettente è il progetto pilota “Case europee della cultura”, per la creazione di spazi – fisici o digitali, permanenti o temporanei – per scambi culturali, co-creazione e contatti tra le persone. Ma l’Ue si impegna anche nella protezione del patrimonio culturale, “bene comune non rinnovabile, insostituibile, spesso minacciato a causa di sfide ambientali, conflitti, abbandono e degrado”. Perché è “la diversità culturale che alimenta l’innovazione e il nuovo modo di pensare”. Lo insegna la storia e potrà essere vero anche “all’indomani dell’attuale crisi”.