“Oggi ricordiamo una pagina dolorosa della nostra storia repubblicana. Massimo D’Antona 21 anni fa venne assassinato dalle Nuove Brigate Rosse a pochi passi dalla sua abitazione”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in una dichiarazione pubblicata sui propri canali social in occasione del 21° anniversario dell’assassinio di Massimo D’Antona commesso dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio 1999.
“D’Antona – ricorda il premier – ha avuto la colpa di essere un giurista raffinato, un grande esperto di diritto del lavoro, di avere posto la sua competenza al servizio delle istituzioni e di essersi impegnato per dare una nuova dignità al lavoro. Onoriamo la sua memoria e rinnoviamo l’impegno a combattere ogni forma di violenza organizzata”.