Si è fatto pellegrino a nome e in comunione con tutti i fedeli della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, mons. Gerardo Antonazzo, che ieri mattina ha raggiunto a piedi il santuario di Madonna di Canneto, nel Comune di Settefrati (Fr), all’inizio del mese mariano. Il gesto simbolico compiuto dal presule riprende un pellegrinaggio molto partecipato, che ogni anno conduce numerosi fedeli da Lazio, Molise e Abruzzo alla chiesa che domina una suggestiva piana all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo, ma che quest’anno non si è potuto ripetere. All’arrivo al santuario, mons. Antonazzo ha pregato il Rosario davanti all’immagine della Madonna Bruna di Canneto e poi celebrato la messa, trasmessa in diretta streaming. “Oggi diamo inizio al cammino di un intenso mese in cui metterci in ascolto a Dio, con apertura di cuore e obbedienza alla sua volontà, come ha fatto Maria”, ha ricordato il vescovo nell’omelia. Nella riflessione ha poi messo al centro la famiglia, “che in questo tempo di emergenza è emersa come tesoro nascosto, dopo decenni di studi teologici e convegni dedicati ad essa”. “Come Maria, ogni famiglia è tempio di Dio – ha proseguito il presule –. Come la Chiesa, ogni famiglia deve essere ‘una’, ‘santa’ perché santificata dai sacramenti che vi si celebrano a vantaggio di ogni suo membro; ‘cattolica’ in quanto in comunione con tutte le altre famiglie forma la Chiesa particolare e perciò universale; ‘apostolica’ perché vive la fede sul fondamento degli Apostoli dai quali riceviamo la tradizione della Parola”.