“Sono trascorsi 20 anni, ma è meraviglioso pensare che mio nonno venga ancora ricordato con cosi grande partecipazione ed affetto. Un grande ciclista, ma soprattutto un grande uomo, testimone di fede e umiltà”. Sono questi i sentimenti di Gioia Bartali a pochi giorni dal 20° anniversario della morte del nonno, Gino Bartali, grande campione di ciclismo e Giusto tra le nazioni. La messa di commemorazione verrà celebrata ad Assisi martedì 5 maggio alle 16, dal vescovo Domenico Sorrentino, proprio nella cappellina privata appartenuta al ciclista toscano e donata nel 2018 al “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”. “Con mia sorella Stella – prosegue la nipote –, abbiamo ritenuto che la cappellina di mio nonno, donata a mio papà Andrea, dovesse essere custodita in un luogo speciale come Assisi, dove attraverso il ‘Museo della memoria, Assisi 1943-1944’ si ricorda l’importante opera di salvezza degli ebrei negli anni delle persecuzioni razziali, compiuta dall’organizzazione clandestina che faceva capo alla chiesa e alla quale partecipò anche mio nonno”. In questi giorni a causa della pandemia da coronavirus, il Museo è chiuso, in attesa di nuove disposizioni del Governo, ma fino alla chiusura è stato il punto di riferimento per circa 800 studenti umbri e anche di altre regioni che, da novembre a marzo, sono venuti a visitarlo, facendo dei percorsi sulla memoria, sul ruolo dei Giusti e sull’impegno che ciascuno può avere nel contrastare disuguaglianze e intolleranza. La messa a porte chiuse per le disposizioni Covid-19 sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo e su Maria Vision (in Umbria canale 602).