Sono tanto preoccupanti quanto in linea con la tendenza nazionale i dati rilevati dalla Caritas diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa, che ha realizzato un flash report dettagliato sugli interventi svolti durante l’emergenza coronavirus, dal 10 marzo al 20 aprile 2020. Nel confronto con lo stesso periodo del 2019, le persone supportate sono passate da 1.795 a 3.321, con un aumento dell’85%. +95% è l’incremento percentuale dei contributi economici erogati per bollette, affitto, farmaci e altre necessità, pari a 18.601,34 euro. Il dato più allarmante riguarda la povertà alimentare, tra “nuovi poveri” (lavoratori in nero del settore edile, artigiani, colf) e “ritorni” alla Caritas per chi era uscito dalla fase critica. In collaborazione con Comuni e altre associazioni, sono stati distribuiti 29.541,54 euro di alimenti, il 159% in più rispetto al 2019. “In questo momento di grande prova per tutti, ma soprattutto per le fasce più deboli della nostra comunità diocesana, siamo certi che se sapremo essere capaci di condividere i valori forti della prossimità e della solidarietà, facendoci carico dei più deboli, aiuteremo l’intera comunità ad uscire da questa emergenza sanitaria e sociale, a ripartire e ad affrontare e vincere la sofferenza, il dolore e le tante povertà”, scrivono in una nota congiunta il vescovo, mons. Ciro Fanelli, e il direttore della Caritas diocesana, Giuseppe Grieco, che ringraziano anche i 70 volontari che si impegnano “per non lasciare solo chi è in difficoltà” e i donatori, privati e associazioni, che durante la pandemia hanno devoluto 13.510 euro.