“Stiamo mobilitando tutti i mezzi a nostra disposizione per sconfiggere questa pandemia grazie a strumenti diagnostici e terapie e alla prevenzione. Ma per avere la meglio sul coronavirus, dobbiamo anche capire come incide sulla nostra società e come diffondere nel modo più adeguato questi interventi in tempi rapidi. Dobbiamo esplorare soluzioni tecnologiche per produrre più rapidamente apparecchiature e forniture mediche, monitorare e prevenire la diffusione della malattia e migliorare l’assistenza ai pazienti”. Mariya Gabriel, commissaria Ue responsabile per l’innovazione e la ricerca, commenta la decisione odierna dell’esecutivo di mobilitare altri 122 milioni di euro dal programma di ricerca e innovazione, Orizzonte 2020, per attività di ricerca urgenti relative al coronavirus. Il nuovo invito a manifestare interesse per questi fondi contribuisce all’impegno di 1,4 miliardi a favore dell’iniziativa “Risposta globale al Coronavirus”, varata dalla presidente Ursula von der Leyen il 4 maggio.
“Il nuovo invito a presentare proposte – chiarisce un comunicato della Commissione – è l’iniziativa più recente che va ad aggiungersi a una serie di azioni di ricerca e innovazione finanziate dall’Ue per combattere il coronavirus. Integra le azioni precedenti volte a sviluppare test diagnostici, terapie e vaccini potenziando la capacità di produzione e predisponendo soluzioni che siano disponibili in tempi brevi al fine di rispondere rapidamente alle esigenze pressanti. Consentirà inoltre di comprendere meglio gli impatti comportamentali e socioeconomici della pandemia”. I progetti finanziati nell’ambito dell’invito in questione dovrebbero consentire di riorientare la produzione per la fabbricazione in tempi brevi di forniture e attrezzature mediche essenziali necessarie per la diagnosi, la cura e la prevenzione, nonché di sviluppare tecnologie mediche e strumenti digitali per migliorare l’individuazione, la sorveglianza e l’assistenza ai pazienti. Il termine per la manifestazione di interesse è l’11 giugno 2020.