“Chiaro, puntuale, inequivoco e solidale”. Questi i quattro aggettivi che usa Luigi Morgano, segretario generale della Fism (Federazione italiana scuole materne), commentando la nota di oggi della Presidenza della Cei che fa propria la forte preoccupazione espressa in queste settimane da genitori, alunni e docenti delle scuole paritarie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a “rischio la stessa sopravvivenza” sottolineando che le paritarie “svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità”.
La Fism rappresenta le scuole dell’infanzia paritarie no profit di ispirazione cristiana. Morgano si dice “preoccupato” sia per la conclusione di quest’anno educativo per i bambini della scuola dell’infanzia, che sono stati privati, per quattro mesi, di un “supporto educativo significativo per la loro età”, sia per la riapertura delle scuole stesse a settembre che comporterà “ulteriori oneri per ottemperare alle disposizioni di distanziamento sociale e di sicurezza”. La somma proposta per aiutare questo tipo di scuole – che hanno subito un danno di bilancio “molto significativo” – è “semplicemente inidonea”, dice Morgano, che rimarcando che si vuole riproporre e offrire, come hanno sempre fatto le scuole aderenti alle Fism, un servizio di qualità “occorre un sostegno idoneo. Noi siamo disponibili al confronto con gli organi proposti mettendo al primo posto il valore educativo”. La nota dei vescovi italiani, cui “esprimo gratitudine”, di fatto, conclude dice Morgano, “invita finalmente a realizzare anche nel nostro Paese, quella parità scolastica che ci vede ancora fanalino di coda in Europa”.