Si svolgerà mercoledì 20 maggio, alle 10, la Messa crismale nella cattedrale di Pescara. Sarà celebrata solo con i presbiteri: un prete per banco senza passare per la sacrestia; ogni sacerdote porterà con sé l’occorrente per la concelebrazione, accomodandosi direttamente nel posto riservato. Tra le altre persone presenti, solo un organista e due cantori. “Sarà un momento riservato ai soli sacerdoti, a quelli che se la sentono, ai meno anziani – spiega l’arcivescovo, mons. Tommaso Valentinetti –, nel pieno rispetto delle regole”. La celebrazione solenne, prevista nella Settimana Santa, il giovedì mattina o il mercoledì sera che precede la Pasqua, poteva essere “recuperata”, secondo le indicazioni della Congregazione del Culto Divino, entro il giorno di Pentecoste e “lo abbiamo pensato, questa volta – continua il presule –, come un momento intimo”. “Ci dispiace di non poter condividere questa solennità con i fedeli e con i religiosi. Ma la gente sarà con noi, nella nostre mani tese all’invocazione dello Spirito, nella preghiera presbiterale di intercessione, nella benedizione degli oli santi utili alle comunità per la celebrazione dei sacramenti, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi, nella consacrazione del Crisma”.
Mons. Valentinetti ricorderà anche l’anniversario del suo episcopato: 20 anni fa veniva consacrato vescovo dal card. Camillo Ruini. “Per celebrarlo, stavamo pensando a un appuntamento comunitario per tutta la diocesi. Questo tempo, però, ci ha riportato all’essenziale, alla sobrietà e forse è giusto così: nel rito della Messa crismale un momento fondamentale è il rinnovo delle promesse sacerdotali e fare memoria del mio ‘sì’ al Signore, del mio ‘sì’ al servizio del prossimo, farlo insieme ai sacerdoti con cui condivido il ministero e che continuo a ringraziare per la testimonianza di fede, di disponibilità e di umanità che ogni giorno mi dimostrano, è senza dubbio la festa più bella che potessi desiderare”.