“È questo, per tutti noi, un giorno di letizia pasquale”. Lo ha sottolineato stasera il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, presiedendo la messa in ricordo di san Giovanni Paolo II, di cui ricorre oggi il centenario della nascita, “per la prima volta dopo quasi tre mesi, nella nostra basilica cattedrale di San Lorenzo”. “In queste lunghe settimane, la cattedrale è rimasta sempre aperta, ma vuota. Anche le celebrazioni delle Settimana Santa e della Pasqua si sono svolte in maniera dimessa, stante la perdurante epidemia”, ha aggiunto il porporato. “Dopo l’accordo con il Governo, da me sottoscritto il 7 maggio scorso, da oggi, in tutte le chiese d’Italia, i sacerdoti hanno potuto celebrare l’eucaristia insieme al loro popolo”, ha evidenziato l’arcivescovo ricordando che “ci siamo raccomandati affinché ovunque vengano osservate con diligenza tutte le precauzioni prescritte e ognuno si senta responsabile dell’altro, nei suoi comportamenti e nelle sue iniziative”.
Dopo aver ringraziato le autorità civili, militari, sanitarie, i medici, gli infermieri e i volontari che, a vario titolo, si sono prodigati nell’aiuto ai malati e ai bisognosi, il cardinale ha ammesso: “Sappiamo bene che l’emergenza non è finita. Ci attendono altri mesi pieni di preoccupazioni e di sfide, ma con la buona volontà di tutti riusciremo a superare anche questa fase e, se Dio vuole, ad uscire dal dramma, costato finora decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di infettati in tutta Italia”. Insieme al culto pubblico, ha sottolineato il porporato, “oggi sono ricominciate molte attività lavorative: ognuno, nello svolgimento del proprio dovere, contribuirà alla ripresa del Paese e al benessere della comunità”.