Il Covid-19 “è cominciato come una sfida sanitaria, ma ha colpito drasticamente l’economia, il lavoro, gli stili di vita, la sicurezza alimentare, il ruolo primario dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica, la politica, le azioni di governo”. Lo ha detto il card. Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero per il Sevizio dello Sviluppo umano integrale, intervenendo alla conferenza stampa. trasmessa in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede, dal titolo: “Covid-19, crisi alimentare ed ecologia integrale: l’azione della Chiesa”. “Tutto è connesso”, come scrive Papa Francesco nella Laudato sì: “Questa crisi è per noi, e per ogni popolo, un’opportunità da non perdere per immaginare un mondo migliore”, la proposta di Turkson, che ha illustrato le attività della Commissione sul Covid-19 creata in Vaticano il 15 aprile, per iniziativa del Papa, e che vede la collaborazione tra il suo dicastero, la Caritas Internationalis e altri dicasteri della Curia Romana, come il Dicastero della comunicazione, e la seconda sezione della Segreteria di Stato. “La Commissione vaticana Covid-19 dovrebbe durare un anno – ha annunciato Turksun – a meno che non divenga necessario estendere le sue attività”. “Un primo gruppo di lavoro – ha reso noto il cardinale – si occupa delle Chiese locali per ascoltare la loro esperienza del Covid 19 e vedere come rafforzarle, in quanto principali attori delle soluzioni”. Un secondo gruppo di lavoro, in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita e la Pontificia Accademia delle Scienze e molteplici organizzazioni che collaborano con il dicastero, “svolge ricerche e studi interdisciplinari collegate all’epidemia di Covid-19, progettando una società e un modo post-Covid-19, specialmente nelle aree dell’ecologia, dell’economia, del lavoro, della salute, della governance politica, della comunicazione e della sicurezza”. Un terzo gruppo, coordinato dal Dicastero per la Comunicazione, “organizza le strategie di comunicazione per informare sulle attività dei gruppo di lavoro, e per promuovere la comunicazione tra le Chiese locali, in modo da aiutarle a rispondere con autenticità e credibilità al mondo del post-Covid-19”. Un quarto gruppo di lavoro, coordinato dalla seconda sezione per le Relazioni con gli Stati della Segreteria di Stato, ha concluso Turkson, “si occupa delle attività e delle relazioni della Santa Sede con gli altri Stati e organizzazioni internazionale, attraverso un’azione di advocacy e di condivisione di dati per attività multilaterali”. Il quinto gruppo, infine, “è responsabile della raccolta fondi per rendere possibile alla Commissione Vaticana Covid-19 di sostenere le attività per le chiese locali e le organizzazioni cattoliche,e e le loro attività di ricerca, analisi dei dati e comunicazione”.