“Il turismo rappresenta un settore importante per l’economia, per lo sviluppo e la cultura del nostro Paese. Sono tante, in Italia, le persone impegnate in questa attività, attualmente limitata dall’emergenza sanitaria. Ci sono intere famiglie che portano avanti il loro lavoro in piccole e medie imprese, fondamentali per il nostro territorio”. Lo afferma una nota diffusa oggi dall’Università europea di Roma in cui si presenta un webinar gratuito, dal titolo “Il Turismo ai tempi del Covid-19: (incertezza delle) regole, traiettorie di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di business”, promosso per lunedì 18 maggio, dalle 11 alle 13. “Dall’analisi della situazione del settore turistico è nata un’esigenza di confronto con gli attori istituzionali, nella consapevolezza che la resilienza del sistema, e la effettività delle misure, debbano affondare le radici nel dialogo con la scienza e con i destinatari delle azioni pubbliche”, spiega Loredana Giani, coordinatrice del corso di laurea in Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università europea di Roma. “È compito non solo delle istituzioni ma anche dei protagonisti imprenditoriali rispondere in modo efficiente ed adeguato alle esigenze di rilancio del settore turistico. Ciò – prosegue – richiede competenza ma anche consapevolezza di ciò che potrà essere a sostegno di un’azione mirata e vincente”. L’incontro in videoconferenza è organizzato dal corso di laurea in Turismo e valorizzazione del territorio dell’Università europea di Roma e da Editoriale scientifica, con il supporto dell’Ufficio Formazione integrale dello stesso Ateneo. Sarà un’occasione per riflettere insieme su un settore importante della nostra economia, nel necessario dialogo tra scienza e destinatari delle azioni pubbliche. Moderatore del dibattito sarà Andrea Pancani, vicedirettore del TgLa7. Ai lavori si potrà assistere gratuitamente tramite la piattaforma Zoom. A tal fine è necessaria la previa iscrizione inviando una email a: webinar.turismo.sostenibilita.uer@unier.it. L’incontro sarà aperto da un saluto del rettore dell’Uer, padre Pedro Barrajón.