“Nel mondo di oggi si moltiplicano i messaggi, però si sta perdendo l’attitudine ad ascoltare”. A lanciare il grido d’allarme è il Papa, che nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato spiega come “per riconciliarsi bisogna ascoltare”: “Ce lo insegna Dio stesso, che, inviando il suo Figlio nel mondo, ha voluto ascoltare il gemito dell’umanità con orecchi umani. L’amore, quello che riconcilia e salva, incomincia con l’ascoltare.”. “E’ solo attraverso un ascolto umile e attento che possiamo arrivare a riconciliarci davvero”, incalza Francesco, che poi scatta una fotografia di questo tempo di pandemia: “Durante il 2020, per settimane il silenzio ha regnato nelle nostre strade. Un silenzio drammatico e inquietante, che però ci ha offerto l’occasione di ascoltare il grido di chi è più vulnerabile, degli sfollati e del nostro pianeta gravemente malato. E, ascoltando, abbiamo l’opportunità di riconciliarci con il prossimo, con tanti scartati, con noi stessi e con Dio, che mai si stanca di offrirci la sua misericordia”.