“L’emergenza sanitaria ha comportato un drastico calo della natalità andando ad aggravare una situazione, quella italiana, già particolarmente critica. L’unico modo per contrastare questa dinamica demografica è promuovere delle politiche concrete di sostegno per le famiglie”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, durante l’Assemblea generale del Forum delle associazioni familiari, che si è tenuta oggi in occasione della Giornata internazionale della famiglia. Blangiardo si è poi soffermato sui fattori che sono alla base di questo fenomeno: “Secondo l’Istat la conciliazione tra vita quotidiana e lavoro resta ancora difficile. Il 31,5% delle donne tra i 25 e i 49 anni, infatti, è senza occupazione e non la cerca per motivi legati alla maternità. Per quanto riguarda i padri, la quota di chi ha lasciato il lavoro per i figli è invece dell’11%”. “Tra l’altro – fa notare – c’è un alto rischio di povertà per coloro che scelgono di assumere responsabilità familiari”. L’esperienza di altri Paesi, ha concluso, “ci ha però dimostrato che lavoro e famiglia si possono conciliare. Sarebbe quindi necessario perseguire quelle modalità normative, economiche, culturali per non dover continuare a guardare al futuro con preoccupazione. Rilanciare la famiglia è infatti un dovere morale per lo sviluppo del Paese”. Lo psicoanalista Massimo Recalcati, si è infine soffermato sull’approccio educativo con il quale sono state costrette a misurarsi le famiglie italiane, in relazione alla straordinarietà di questo tempo.