Progetto Policoro: continua la formazione nazionale sul web con un focus sull’economia civile. Suor Parente, “le nostre realtà non saranno più come prima”

“Non troveremo le nostre realtà come le abbiamo lasciate”. Lo ha affermato stamani suor Armanda Parente, francescana alcantarina, nella lectio mattutina del secondo giorno del corso di formazione nazionale e-learning del Progetto Policoro sul tema “Economia civile e nuovi scenari – prepariamoci a ripartire”. “La tempesta sedata” è il titolo del momento di preghiera e di riflessioni sul sentimento della paura e dell’abbandono, introdotte dal brano del Vangelo di Luca (Lc 8, 22-25), lo stesso passo del Vangelo – ha ricordato suor Parente – che anche Papa Francesco, lo scorso 27 marzo, in una piazza San Pietro vuota e bagnata dalla pioggia, ha scelto perché, “in questo tempo di forte disorientamento, tutti siamo chiamati a interrogarci sulla natura delle nostre scelte”.
Suor Parente ha invitato gli animatori di comunità, collegati da remoto, a riflettere sulle tempeste che arrivano improvvisamente nella nostra vita: “Ci potremmo trovare in difficoltà. Potremmo avere un cuore turbato, magari pensando che sono gli altri che devono aiutare noi. Il Signore è più forte della tempesta, è con noi e ci darà tante energie se ci affideremo a Lui”, ha aggiunto la religiosa, chiedendo ai 196 animatori di comunità cosa portare, annunciare e comunicare. “Mi auguro che ci faremo carico delle comunità e magari di occupare anche luoghi o stanze che prima non avevamo valutato, proprio grazie alla creatività che possiamo scatenare dentro di noi”.
Al termine del momento di preghiera e di riflessione, gli animatori di comunità, divisi per annualità, hanno poi approfondito e analizzato con Alberto Frassineti, Ivan Vitali e Sabrina Bonomi le idee post-Covid 19; le basi del business plan e l’essere protagonisti del proprio futuro. Nel pomeriggio, affrontati i temi degli ecosistemi organizzativi civili, le basi del blockchain e smart contracts e la “cassetta degli attrezzi dell’equipe diocesana” per il post emergenza.

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