“Noi abitiamo continuamente il tempo del contrasto e della resilienza. La vera sfida, come il contadino saggio, è quella di seminare con generosità, non con pregiudizio. Il seminatore non sa quale sarà il terreno buono e quindi è aperto a tutti i terreni possibili”. Lo ha detto don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, aprendo ieri con l’immagine del Seminatore (Mt. 13, 1-23) il 37° corso di formazione nazionale del Progetto Policoro, in modalità e-learning. “Ogni persona è terreno di Dio – ha aggiunto -. Talvolta siamo bravi nell’escludere. Questa parabola ci presenta l’unica condizione per avere un raccolto veramente significativo. Perché, se non si vuole sbagliare, bisogna avere coraggio di seminare con abbondanza e di non lesinare. In ognuno di noi c’è ‘la terra bella’ che porta frutti: seminiamo con generosità non col pregiudizio. Quando c’è qualcuno che semina, il cielo viene ad abitare sulla terra”.
Il direttore dell’Ufficio Cei ha invitato a guardare la realtà: “Non è bene o male ma è un frammisto di complessità. Il Regno è l’accettazione misteriosa anche dell’ombra, del rifiuto della parola, dell’indifferenza, della negligenza, anche del peccato. Questa lettura, ripresa nel contesto che stiamo vivendo ci fa intuire che non dobbiamo illuderci: non basta un colpo per risolvere tutto. Le magie non fanno parte della storia della vita! Bene e male nella storia sono presenti ed è fondamentale il tempo del discernimento per capire cosa si sta muovendo verso la realizzazione del Regno di Dio, che si fa strada nella forma della Croce”.
Dopo la sessione plenaria, i partecipanti alla formazione si sono incontrati nelle stanze virtuali per approfondire l’economia civile e i nuovi scenari, mentre i referenti e coordinatori regionali hanno partecipato al coordinamento nazionale.