“La gioia per la possibilità di riprendere le celebrazioni liturgiche non deve far abbassare la guardia nell’estrema attenzione da dedicare alla scrupolosa osservanza delle norme”. Lo sottolinea il vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, nell’emanare le disposizioni con le quali da lunedì 18 maggio potranno riprendere anche in diocesi le celebrazioni liturgiche con la partecipazione del popolo. “L’organizzazione e la gestione, in questo nuovo scenario, di un numero di fedeli ancora più rilevante, rispetto a quanto possibile fino a questo momento, è fonte di grave responsabilità per i pastori e di attenta ottemperanza alle norme da parte di tutti i fedeli, nella consapevolezza che questa fase è ancora caratterizzata dalla convivenza con il virus”, evidenzia il vescovo, auspicando che “il Signore porti a compimento presto il nostro desiderio che la pandemia venga superata e che, in piena sicurezza e letizia, le nostre celebrazioni possano tornare a svolgersi con serena ordinarietà”.
Il decreto contiene 19 prescrizioni sugli adempimenti da seguire per le celebrazioni liturgiche. Tra queste la necessità di individuare la capienza massima dell’edificio di culto, in modo da poter garantire il rispetto della distanza minima di sicurezza; l’accesso ai luoghi di culto evitando ogni assembramento, regolamento l’ingresso e l’uscita in modo contingentato e regolato da volontari; l’obbligo per i partecipanti al rito di indossare la mascherina; l’igienizzazione in modo regolare della chiesa. Laddove il luogo di culto non sia idoneo al rispetto delle indicazioni, il parroco può richiedere la possibilità di celebrare all’aperto. Queste norme si applicano anche a battesimi, matrimoni, unzioni degli inferni e funerali. Mons. Cuttitta ha anche disposto il rinvio delle celebrazioni di prima confessione, Prima Comunione e Confermazione mentre continueranno a essere sospese le feste religiose.