In vista della possibilità dal 18 maggio di celebrare la messa con il popolo, don Danilo Manduchi, economo della diocesi di Rimini, ha elaborato – con la collaborazione di esperti del settore, medici e igienisti – un vademecum di regole da rispettare per le celebrazioni liturgiche.
Per quanto riguarda la protezione individuale, le misure prevedono un cartello all’ingresso della chiesa con il numero di persone ammesse e il rispetto della distanza di almeno un metro tra le persone, oltre che tra i celebranti e gli addetti. Obbligatorio, inoltre, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale: mascherina monouso e gel disinfettante, da preferire ai guanti.
Dal punto di vista della sanificazione degli ambienti vi sono due scenari possibili, che prevedono procedure diverse. Nel caso di locali dove abbiano soggiornato persone risultate infette da Covid-19 la sanificazione avverrà attraverso procedimenti professionali eseguiti da ditte specializzate. La sanificazione ordinaria, invece, può essere “fai-da-te” e seguendo regole precise. Viene comunque disposta una pulizia a fondo della chiesa prima di ogni utilizzo dei locali. Oltre alla sanificazione degli ambienti, è prevista anche la pulizia periodica dei condizionatori e degli impianti di aerazione, facendo riferimento ai suggerimenti dell’Istituto superiore di sanità. Se questo non avviene, gli impianti devono restare spenti. Ogni sanificazione deve essere registrata attraverso un’autocertificazione, cartacea o digitale, che indichi i soggetti che l’hanno eseguita, la data e l’orario precisi.
Il vicario generale della diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri, ha comunicato ulteriori indicazioni per salvaguardare la significatività delle celebrazioni liturgiche. Le misure prevedono che accanto al celebrante ci sia la presenza di qualche ministro (diaconi, accoliti, ministranti) che lo aiuti nella celebrazione. Utile anche curare il canto, con un organista o strumentista, anche accompagnato da alcune persone che, però, mantengano la dovuta distanza tra loro. È possibile la trasmissione della celebrazione in streaming per le persone malate impossibilitate a partecipare.