“Serve un piano globale per scongiurare il rischio che i Paesi ricchi si aggiudichino, una volta sviluppati, vaccini e terapie a scapito di quelli più fragili, così come successo sinora con i dispositivi di protezione e i respiratori polmonari per le terapie intensive”. Lo afferma Oxfam alla vigilia dell’Assemblea mondiale della sanità, in programma il 18 maggio con i ministri della Salute dei 194 Stati membri collegati a distanza. “Occorre evitare che alcune aziende farmaceutiche possano trarre profitti enormi a scapito della salute globale, controllando la produzione e fissando i prezzi di farmaci utili per il trattamento del coronavirus”. Per sconfiggere la pandemia, secondo l’ong, è indispensabile che “governi e aziende farmaceutiche si impegnino per garantire che vaccini, test diagnostici e terapie siano gratuiti ed equamente distribuiti a tutti, in tutti i Paesi del mondo”.
Oxfam propone dunque un piano globale in 4 punti per fronteggiare l’emergenza coronavirus, che preveda, anzitutto, l’obbligo a livello globale di condivisione di tutte le conoscenze, dati, brevetti (legati al Covid-19) e l’impegno a “subordinare tutti i finanziamenti pubblici alla realizzazione di terapie o vaccini che siano resi accessibili a tutti e privi di brevetti”. Auspicato anche l’impegno da parte dei Paesi ricchi ad “aumentare gli investimenti pubblici diretti a una maggiore capacità globale di produzione e distribuzione di vaccini”. Quindi, la richiesta di un piano, concordato a livello globale, di “distribuzione dei vaccini, terapie e test diagnostici basato sulle reali necessità sanitarie dei Paesi e non sulla loro capacità di spesa”. Infine, la richiesta di “un impegno concreto per migliorare l’attuale sistema di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci”.