“Una mascherina, un camice. Occhi stanchi, desiderosi di farcela. Guanti che non impediscono il contatto e il conforto. Eroi, per caso, per scelta, per lavoro, poco importa, siete lì!”. Inizia così la lettera di ringraziamento degli studenti dell’Istituto Majorana-Arcoleo di Caltagirone a tutto il personale sanitario impegnato nella lotta contro il Coronavirus. “Vi svegliate (spesso dormendo poco e non sempre a casa vostra) e varcate la soglia di un luogo da cui uscirete con i segni sul volto, in un mondo di volti distrutti, spaesati, arrabbiati, di voci impaurite”. “Spingete verso la vita, vi arrendete (ma solo alla fine) di fronte alla morte. E la morte, se potesse, si inchinerebbe dinanzi a voi per ciò che avete fatto. Stringete nelle mani telefoni per permettere l’ultimo saluto, l’ultimo respiro dei pazienti è un macigno che opprime i vostri cuori, ma soprattutto è un atto di tenera pietà. Sicuramente sarete stanchi, straziati, ma siamo qui per fare il tifo per voi: non mollate! “, proseguono gli studenti. Sul web ricorre “#poivorrei” che raccoglie tutto quello che si vorrebbe rivivere o rifare dopo la quarantena. “Ci siamo presi la libertà – si legge ancora nella lettera – di farvene dono: #poivorrei che tornaste a casa sereni dalle vostre famiglie; #poivorrei che non doveste sostenere orari interminabili; #poivorrei che non rischiaste la vita ogni istante”. A medici, infermieri, cappellani, farmacisti, Oss soccorritori, barellieri, gli studenti scrivono: “Siete l’esempio più chiaro e splendente della bellezza nell’essere umani: persone normali con vite normali e risorse modeste, disposte a sacrificare sé stesse per amore degli altri, a superare ogni difficoltà e a vivere rimanendo fedeli ai propri valori e principi”. “Noi – concludono i ragazzi – non possiamo fare molto di concreto, se non stare a casa e svolgere bene i nostri doveri, ma ci impegniamo a studiare con passione per essere un giorno come voi”.