Papa Francesco: udienza, “la preghiera appartiene a tutti”, “non si può fare con le calcolatrici”
“La preghiera appartiene a tutti: agli uomini di ogni religione, e probabilmente anche a quelli che non ne professano alcuna”. Lo ha spiegato questa mattina Papa Francesco, nella seconda udienza dedicata alla preghiera, che “nasce nel segreto di noi stessi, in quel luogo interiore che spesso gli autori spirituali chiamano cuore”. “A pregare, in noi non è qualcosa di periferico, non è qualche nostra facoltà secondaria e marginale, ma è il mistero più intimo di noi stessi”, ha proseguito Francesco nella catechesi trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca del Palazzo apostolico. “La preghiera è uno slancio, è un’invocazione che va oltre noi stessi”, le parole del Papa. “Quella nostalgia – ha aggiunto a braccio – che è più di un bisogno, più di una necessità: è una strada, una nostalgia di un incontro”. “La preghiera è la voce di un ‘io’ che brancola, che procede a tentoni, in cerca di un ‘tu’”: l’esempio scelto da Francesco: “L’incontro tra l’io e il tu non si può fare con le calcolatrici, è un incontro umano – l’aggiunta ancora fuori testo – e si procede a tentoni tante volte per trovare il ‘tu’ che il mio ‘io’ sta cercando”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Cei, altri 3 milioni per aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale crisi mondiale
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana, dopo il primo intervento pari a 6 milioni di euro, ha deciso lo stanziamento di ulteriori 3 milioni di euro, provenienti dai fondi dell’Otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale. Il Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del terzo mondo e la Caritas Italiana sono stati incaricati di elaborare una strategia d’azione che permetta di incrementare il numero dei progetti negli ambiti sanitario e formativo. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: stasera alle 21 il Rosario da Roma su Tv2000 e in diretta social Cei
La conversione dei cuori è l’intenzione di preghiera più presente tra quelle dei lettori del Sir, affidate alla pagina Facebook dell’agenzia, in occasione del Rosario per l’Italia che sarà recitato stasera, alle 21, dal santuario Nostra Signora di Fatima, a San Vittorino Romano. A guidarlo sarà il vescovo di Tivoli, mons. Mauro Parmeggiani. L’iniziativa è promossa anche questa settimana da Tv2000, InBlu Radio, Avvenire, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, che invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi, in occasione della Festa della Madonna di Fatima, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu Radio oltre che in diretta Facebook sulla pagina ufficiale della Cei. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Protezione civile, “dimessi e guariti superano il 50% dei casi totali registrati da inizio epidemia”. Superati i 31mila morti
“I dimessi e guariti dal coronavirus superano il 50% dei casi totali registrati da inizio epidemia”. Lo evidenzia il bollettino diffuso oggi dal Dipartimento della Protezione civile. “A oggi, 13 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 222.104 con un incremento rispetto a ieri di 888 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 78.457, con una decrescita di 2.809 assistiti rispetto a ieri”. Tra gli attualmente positivi, “893 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 59 pazienti rispetto a ieri. 12.172 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 693 pazienti rispetto a ieri. 65.392 persone, pari all’83% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi”. Rispetto a ieri “i deceduti sono 195 e portano il totale a 31.106”, mentre “il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 112.541, con un incremento di 3.502 persone rispetto a ieri”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Comece, “nelle fasi più acute ospedali costretti a dare priorità ai pazienti più giovani rispetto agli anziani”
Quasi la metà delle persone decedute di Covid-19 in Europa sono persone anziane e molte di esse erano residenti in case di riposo. “È tempo di fermare la ‘cultura dello scarto’ e concentrarsi maggiormente su politiche pubbliche a sostegno delle famiglie”. Lo ha affermato don Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece, riflettendo sulla pandemia che sta attraversando il continente. “Nell’attuale crisi da coronavirus gli anziani rappresentano la parte più vulnerabile delle nostre società”. La Comece ha sottolineato che “gli anziani hanno gli stessi diritti alla vita e alla salute di tutti gli altri”. Tuttavia, si legge ancora nel documento diffuso dal segretariato Comece, “a causa della mancanza di un numero sufficiente di unità di terapia intensiva in molti Stati membri dell’Ue, durante le fasi più acute della pandemia in corso, gli ospedali sono stati costretti a dare priorità ai pazienti più giovani rispetto a quelli più anziani”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Commissione Ue, regole per far ripartire il turismo. A rischio milioni di posti di lavoro e il 10% del Pil europeo
Il turismo, duramente colpito dalle restrizioni imposte dalla pandemia, “è vitale per il mercato unico” e “contribuisce in modo determinante allo stile di vita economico, sociale e culturale dell’Ue”. Man mano che gli Stati membri adotteranno gradualmente misure meno restrittive, si potrà prevedere che le attività legate al turismo riprendano in vista dell’estate, pur garantendo la sicurezza sanitaria e salvaguardando una preziosa attività economica. Lo si legge nella serie di documenti prodotti oggi dalla Commissione europea che intendono regolare la riapertura delle frontiere e la ripresa di un settore che contribuisce – sempre secondo i dati Ue – al 10% del Pil comunitario, con una particolare incidenza in alcuni Paesi, fra cui l’Italia e gli Stati mediterranei. In Europa “l’estate è una stagione cruciale per il turismo: durante una stagione estiva media (giugno-agosto) i residenti dell’Ue fanno 385 milioni di viaggi turistici e spendono 190 miliardi di euro”. Da qui l’attenzione prioritaria della Commissione, considerando inoltre che attorno al settore operano circa 6 milioni di lavoratori. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Brasile, allarme dei vescovi per situazione carceri, già oltre 500 casi e 22 decessi
La Commissione pastorale episcopale per l’azione sociale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) ha pubblicato una nota in cui esprime grande preoccupazione per la situazione dei detenuti nelle carceri, delle loro famiglie e dei lavoratori nel sistema carcerario, a causa dell’attuale pandemia. I dati sull’avanzare del Covid-19 nelle carceri “sono allarmanti”. Secondo la piattaforma di monitoraggio per casi confermati e sospetti del Dipartimento penitenziario nazionale del Ministero della Giustizia, sono stati registrati, fino al 5 maggio, nel sistema penale brasiliano, 535 casi accertati, 316 casi sospetti e 22 decessi, alla luce di 2.158 tamponi tra la popolazione carceraria. (clicca qui)