“La nostra diocesi avverte l’urgenza di continuare a far conoscere e sviluppare lo spirito della fraternità umana che ha animato Papa Francesco e l’imam di Al-Azhar a sottoscrivere un documento comune. Un documento che apre un sentiero importante nel dialogo tra le religioni monoteiste, sentiero che nel dopo-pandemia ci auguriamo possa essere più percorso da tutti”. Con queste parole il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, invita i fedeli a partecipare alla Giornata di preghiera, digiuno e opere di misericordia promossa dall’Alto Comitato per la fratellanza umana per domani, 14 maggio, e rilanciata da Papa Francesco.
“Dopo tre mesi in cui il Covid-19 ha paralizzato tutte le strade della comunicazione reale tra gli uomini e le donne del mondo”, rileva il vescovo, “ci si chiede quale sia la via maestra da seguire per tornare ad una costruzione di sentieri di pace giusta”. “La prima strada – spiega mons. Fragnelli – è la preghiera: come uomini e donne di ogni credo religioso abbiamo la responsabilità storica di ritrovarci davanti al Mistero della creazione e della salvezza”. Per il vescovo, “è necessaria l’umiltà che ci fa piegare le ginocchia per invocare la liberazione dei cuori da ogni intenzione malvagia nei confronti del creato e dei fratelli. Con questa iniziativa riconosciamo che solo Dio guarisce il cuore e può educarci a nuovi stili di vita”.
L’equipe dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso ha realizzato un video per promuovere lo spirito della giornata e promuovere la partecipazione.