Acat Italia, associazione cristiana ecumenica che agisce contro la tortura e la pena di morte, è tra i 150 firmatari dell’appello per la liberazione immediata di nove giornalisti yemeniti, quattro dei quali condannati a morte con l’accusa di spionaggio e diffusione di notizie false. L’appello è promosso dalla Ong Gulf center for human rights e indirizzato alle organizzazioni delle Nazioni Unite e ai suoi Stati membri. Chiede di far pressione sugli Houti, di fatto al potere, per annullare le condanne contro i nove giornalisti, in particolare contro a Abdulkhaleq aAhmed Amran, Akram Saleh Al-Walidi, Al-Hareth Saleh Hamid e Tawfiq Mohammed Al-Mansouri e vengano rilasciati immediatamente Hisham Ahmed Tarmoom, Hisham Abdulmalik Al-Yousefi, Haitham Abdulrahman Al-Shihab, Essam Amin Balgheeth e Hassan Abdullah Annab, come stabilito dai giudici l’11 aprile 2020. Le 150 organizzazioni esortano la comunità internazionale “ad intervenire in maniera decisa affinché tutti i giornalisti yemeniti detenuti e scomparsi vengano rilasciati e prosciolti da ogni accusa e venga garantita loro la possibilità di svolgere in maniera libera e sicura la propria professione conformemente a quanto stabilito dal diritto internazionale”.