Domenica 10 maggio, presso il Monastero di Santa Chiara a Gerusalemme, suor Guadalupe de Diòs ha emesso la professione solenne nelle mani della delegata e Responsabile della comunità delle Clarisse, suor Maria di Nazareth, durante la celebrazione Eucaristica presieduta dall’amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa. A darne notizia è la Custodia di Terra Santa che sottolinea come un evento analogo non accadeva da 22 anni. “Celebrata oggi – ha affermato suor Maria di Nazareth – in questo contesto di pandemia, la professione solenne di suor Guadalupe, di origini argentine, ha un valore di testimonianza della vita contro la morte; della gioia sempre possibile, contro il dilagare della tristezza e della paura”. Nel suo commento alle letture, mons. Pizzaballa ha citato la storia della prima comunità cristiana di Gerusalemme in cui, a fronte a un’emergenza sociale per il servizio delle mense, tra “discussioni, opinioni e visioni diverse”, nasce il ministero diaconale. Così nelle comunità dell’Antico Israele, ha continuato mons. Pizzaballa, “si fa strada, poco alla volta, anche il progetto di Dio. Una storia fatta di travagli, che coinvolge tutti e ci porta a compiere il volere di Dio attraverso le nostre battaglie, fatiche e desideri, con tutta la nostra umanità, che coinvolge tutta la nostra Chiesa in un progetto ancora da compiersi ma dove la certezza che si ha è che tutto è grazia”. Anche la Custodia di Terra Santa è voluto esprimere vicinanza e gratitudine alla comunità delle clarisse con questo messaggio: “È con grande gioia che anche noi Frati della Custodia di Terra Santa ringraziamo il Signore per questo dono, augurando a suor Guadalupe una vocazione santa, che possa essere un seme nuovo, una pianticella di san Francesco, seguendo sempre l’esempio e il carisma della nostra Madre Chiara, sia segno visibile del Volto del Padre e del Suo Amore in Cristo per noi”.