“I diritti non sono stagionali, non c’è un tempo in cui sono maturi, non c’è un tempo di saldi dei diritti”. Lo afferma padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, a proposito del dibattito in corso sulla regolarizzazione di circa 600.000 migranti che lavorano senza diritti in Italia. “Un tema cruciale per la vita di tante persone – prosegue – rischia di diventare un insopportabile gioco di potere e di consensi”. “Come sempre – osserva – trattiamo la questione nella sua parzialità: come gestire l’attuale periodo di raccolta di frutta e verdura, per quanto tempo concedere il permesso di soggiorno, solo per il tempo strettamente necessario al bisogno di manodopera? Dimentichiamo che abbiamo a che fare con persone con la loro dignità, che non è stagionale”. Padre Ripamonti cita le parole di Papa Francesco al termine dell’udienza generale del 6 maggio: “È vero che c’è crisi per tutti, ma la dignità delle persone va sempre rispettata. Perciò accolgo l’appello di questi lavoratori [i braccianti agricoli] e di tutti i lavoratori sfruttati e invito a fare della crisi l’occasione per rimettere al centro la dignità della persona e la dignità del lavoro”.