“Il card. Renato Corti ha concluso il suo cammino terreno ed ora nella comunione dei santi avremo ancora il dono della sua intensa testimonianza di fede e di slancio missionario”. Mons. Franco Agnesi, vicario generale della diocesi di Milano, ricorda il cardinale, scomparso all’età di 84 anni, che fu a sua volta vicario generale a Milano durante l’episcopato del card. Carlo Maria Martini, poi vescovo di Novara. Corti ricevette la porpora da Papa Francesco nel 2016. Renato Corti era nato a Galbiate (allora provincia di Como, oggi Lecco) il 1° marzo 1936 da famiglia di lavoratori. Dopo la scuola elementare passò ai seminari milanesi, completando progressivamente la sua formazione. Ordinato prete il 28 giugno 1959 dal card. Giovanni Battista Montini (futuro Paolo VI), fu cooperatore parrocchiale all’oratorio di Caronno Pertusella dal 1959 al 1967. Passò quindi al Collegio arcivescovile di Gorla come direttore spirituale. Nel 1969 – segnala il portale ufficiale della Chiesa di Milano – si trasferì a Saronno con lo stesso incarico e poi come rettore del biennio del corso teologico, dal 1977 al novembre del 1980, quando fu scelto dall’arcivescovo Martini come vicario generale. “Una nomina che sorprese per la giovane età del candidato, ma che si rivelò quanto mai opportuna perché Corti conosceva i giovani preti e con la dedizione e la semplicità del suo servizio seppe conquistarsi anche il clero più anziano”. Ricevette l’ordinazione il 6 giugno 1981. Accanto alle incombenze diocesane fu nominato presidente della Commissione Cei per il clero.
Nominato vescovo di Novara, il 19 dicembre 1990, fece l’ingresso solenne il 3 marzo 1991. Corti aveva scelto come motto “Cor ad cor loquitur”: una frase coniata da Newman e che esprimeva un programma di attenzione “cordiale” non solo alle comunità, ma alle singole persone. Terminato il suo servizio pastorale a Novara, viveva a Rho (Milano), presso i Padri Oblati.