“La festa di San Timoteo, compatrono della città di Termoli e dell’intera diocesi, si è aperta con un momento significativo e carico di emozione e consolazione. In diretta dalla cappella di Santa Marta in Vaticano, Papa Francesco si è unito ai fedeli della nostra comunità in occasione del 75° anniversario del ritrovamento delle sacre reliquie nella cripta della cattedrale di Termoli. Il Santo Padre ha quindi invitato a pregare per tanta gente che in questo tempo di pandemia ha perso il lavoro, non è stata riassunta o lavorava in nero: ‘Preghiamo per questi fratelli e sorelle che soffrono questa mancanza di lavoro’”. Lo ricorda una nota diffusa oggi dalla diocesi di Termoli-Larino.
“Il suo invito diventa un motivo di impegno per la comunità diocesana che proprio nella solennità di San Timoteo, ‘figlio prediletto’ dell’apostolo Paolo, su impulso del vescovo, Gianfranco De Luca, aveva già previsto di lanciare un nuovo servizio destinato a tutte le famiglie e le persone in difficoltà con l’obiettivo di arginare il rischio dell’usura in questo momento di emergenza sanitaria ed economica”, prosegue la nota della diocesi.
Da oggi la Fondazione San Celestino V, in collaborazione con la diocesi di Termoli-Larino, ha punto di riferimento anche a Termoli e in Basso Molise. Attivo un numero antiusura (3476147408, dalle 9 alle 19) e aperto uno sportello al Centro pastorale Ecclesia Mater in piazza Sant’Antonio a Termoli (nuova curia vescovile).
Ma chi può accedere al servizio? Soggetti che si trovano in difficoltà economica e che non sono più in grado di sostenere con le proprie entrate gli impegni finanziari precedentemente assunti e, nei casi più gravi, le spese necessarie per il sostentamento del nucleo familiare (vitto, canoni di locazione, rate del mutuo, spese sanitarie, utenze). Requisiti sono l’effettivo stato di bisogno del richiedente e la serietà della ragione dell’istanza; la capacità di rimborso del finanziamento concesso, comprovata da reddito documentabile; l’entità dell’importo debitorio che deve rientrare entro i limiti di garanzia; l’impossibilità di accesso al credito legale a causa di segnalazione negativa presso i sistemi di informazione creditizia.
La Fondazione presta garanzia al 100% alla Banca convenzionata (Bcc della Valle del Trigno di San Salvo) per l’erogazione di finanziamenti di importo massimo di 15mila con rientri a 60 mesi.