Quasi 1 genitore su 7 (14,8%), tra quelli con una situazione socio-economica più fragile, ha perso il lavoro definitivamente a causa dell’emergenza Covid-19, oltre la metà lo ha perso temporaneamente, mentre più di 6 su 10 stanno facendo i conti con una riduzione temporanea dello stipendio, al punto che rispetto a prima del lockdown la percentuale di nuclei familiari in condizione di vulnerabilità socio-economica che beneficia di aiuti statali è quasi raddoppiata, passando dal 18,6% al 32,3%. Sono gli allarmanti dati contenuti nel rapporto diffuso oggi da Save the children “Riscriviamo il Futuro. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa”. Si tratta di genitori che, nel 44% dei casi, sono preoccupati di non poter tornare al lavoro o cercarne uno perché i figli non vanno a scuola e non saprebbero a chi lasciarli. Il rapporto fotografa la condizione delle famiglie che si sono affacciate alla “fase 2” dell’emergenza Covid-19. L’indagine, svolta su un campione di oltre mille famiglie e minori, viene rilasciata in occasione del lancio della nuova campagna “Riscriviamo il futuro” per offrire educazione, opportunità e speranza a 100.000 minori che vivono nei contesti più deprivati del Paese e per chiedere al governo, al parlamento, alle regioni e a tutte le istituzioni locali di “aiutare i bambini a uscire dalla povertà educativa con un Piano straordinario per l’infanzia e l’istituzione di una unità di missione che ne garantisca l’attuazione”. Al Manifesto hanno già aderito oltre cento nomi noti del mondo della cultura e dello spettacolo, della musica e del giornalismo, dell’impresa e dello sport. Adesioni sul sito www.savethechildren.it.