“In questo tempo abbiamo sofferto per la mancanza dell’Eucaristia con i fedeli. Ma non c’è soltanto la Messa, che rimane comunque il momento più alto e più bello del nostro incontro con il Signore. Tutta la nostra vita costituisce una liturgia”. Lo ha ricordato nella messa celebrata ieri, e trasmessa sui social, nella parrocchia di S. Giacomo in S. Giacomo di Spoleto, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo. “Spesso – ha rimarcato il presule – facciamo questa distinzione: la liturgia è quello che si fa in chiesa, mentre la vita quotidiana è un’altra cosa. Pietro invece ci suggerisce di mettere insieme i due aspetti; tutta la nostra vita, con i gesti, le parole e gli impegni è allora celebrazione vissuta sotto lo sguardo di Dio. Celebriamo la nostra liturgia svolgendo il proprio dovere, assumendosi le responsabilità, accogliendo chi ci sta vicino, promuovendo il bene e lasciando da parte il male, moltiplicando i gesti del Vangelo che sono accoglienza, solidarietà, perdono. Questa dimensione va riscoperta e attuata anche quando torneremo finalmente a celebrare con il popolo e quando l’emergenza della pandemia cesserà”. Mons. Boccardo aveva parlato – l’8 maggio, nella parrocchia di S. Angelo in Mercole di Spoleto – di emergenza lavoro. La zona, infatti, è caratterizzata da sempre dalla presenza di tante industrie piccole e grandi. “La nostra preghiera – ha detto – vuole raggiungere, in modo particolare, tutti coloro che devono affrontare la precarietà del lavoro a causa del Coronavirus”. Da oggi (fino a domenica 17), prende il via l’ultimo “pellegrinaggio solitario” di mons. Boccardo che lo porterà a celebrare in assenza di fedeli, (trasmessa sui canali Facebook e YouTube della diocesi), in diverse zone della diocesi (Monteleone di Spoleto, Cesi di Terni, Acquapalombo di Terni, Castelluccio di Norcia, Orsano di Sellano, Limigiano di Bevagna e Santuario della Madonna delle Lacrime di Trevi. Lunedì 18 maggio (ore 18.30) mons. Boccardo celebrerà la messa con il popolo (secondo quanto stabilito dal protocollo Cei-Governo) dalla parrocchia di S. Nicolò in Spoleto. La prima alla presenza dei fedeli, dopo 69 messe celebrate a porte chiuse. In questo giorno era in programma la consacrazione della nuova chiesa di S. Nicolò dedicata a S. Giovanni Paolo II: evento naturalmente rimandato a causa del Covid-19. La giornata è particolare in quanto ricorre il 100° anno dalla nascita di Giovanni Paolo II.