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Coronavirus Covid-19: vescovi inglesi, primo bilancio sul “lockdown”. Messe via streaming, un successo. Iniziative per poveri e senzatetto

(Londra) “Questo è un periodo molto difficile per alcuni cattolici che provano un vero dolore ad essere separati dalla loro comunità, soprattutto se non hanno accesso alla tecnologia, che consente loro di seguire la messa on line. Al contrario, per altri questa può essere un’opportunità per riscoprire la loro fede. Anche l’uscita dal lockdown susciterà reazioni diverse nei fedeli. Alcuni non vedono l’ora di ritornare in chiesa, altri rischiano di allontanarsi, avendo riempito la loro domenica con altre cose”. Queste le parole usate dall’arcivescovo di Birmingham Bernard Longley, dal vescovo di Arundel e Brighton Richard Moth e dal vescovo di Salford John Arnold per raccontare l’esperienza dei fedeli cattolici di Inghilterra e Galles da quando le chiese sono state chiuse lo scorso 23 marzo. Il bilancio è stato fatto durante una conferenza stampa via Zoom, organizzata dall’ufficio comunicazioni della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, durante la quale sono state anche spiegate le ultime iniziative per la Settimana Santa. “La risposta alla trasmissione delle messe e di altre funzioni via streaming è stata incredibile, un vero successo”, ha detto l’arcivescovo di Birmingham. “E anche la richiesta di cappellani negli ospedali, compreso l’ultimo, il Nightingale Hospital, costruito nel quartiere fieristico dell’Ex-Cel Centre, vecchio porto di Londra. Tanti progetti ecumenici di aiuto agli homeless e ai più poveri sono partiti in tutto il Paese”.

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