Nella città più martoriata d’Italia a causa del coronavirus, “un segno di speranza che guarda al futuro” è stato l’avvio della decima edizione del master in Diritto delle Migrazioni presso l’Università degli Studi di Bergamo. Sabato 4 aprile sono iniziate le lezioni con Paola Scevi, direttrice del master, utilizzando la piattaforma messa a disposizione dall’ateneo per consentire la prosecuzione di tutti i corsi a distanza e reagire in tal modo all’emergenza Covid-19. Gli iscritti erano collegati da quasi tutte le regione d’Italia e da diversi Paesi del mondo. “Dal Brasile, a causa del fuso orario, uno studente ha partecipato alla lezione mentre là erano le 3 e mezzo del mattino. Nemmeno la notte – si legge in una nota dell’università orobica – può fermare la speranza, e nemmeno questo master”.