Come tutti i luoghi culturali italiani, anche il Museo diocesano tridentino è temporaneamente chiuso a causa dell’emergenza sanitaria, ma la cultura non conosce restrizioni e trova nuovi modi per raccontarsi e rafforzare il senso di appartenenza. In queste settimane, attraverso i canali social e il sito internet istituzionale , il Museo diocesano tridentino sta cercando di facilitare l’accesso al suo patrimonio attraverso il web, aderendo anche alla campagna del ministero per i Beni e le attività culturali “La cultura non si ferma”. Il principale canale di dialogo sono i social del Museo (Facebook ttps://www.facebook.com/museodiocesanotridentino/, Instagram – @museo_diocesano_tridentino, Twitter – @MuseoDiocTriden), dove ogni giorno vengono postate opere d’arte, video, approfondimenti, spunti di riflessione, quiz e idee per trascorrere in modo curioso e intelligente il tempo libero. Sul sito internet, alla pagina #cosedafareacasa (https://www.museodiocesanotridentino.it/articoli/cosedafareacasa), sono a disposizione di tutti i pdf di alcune mostre organizzare dal Museo e altre pubblicazioni utili. I materiali sono scaricabili gratuitamente e saranno costantemente implementati. Sul canale YouTube del Museo (YouTube Museo Diocesano) i visitatori possono trovare video e brevi tutorial per bambini e famiglie (proposte di gioco e laboratori). Anche questa pagina è in aggiornamento; da domenica 5 aprile ci sarà anche una mini-serie di nove “pillole” video dedicate alla mostra “L’invenzione del colpevole. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”.
Molte le tematiche affrontate: l’iconografia, le cappelle dedicate al falso beato, la devozione, l’abolizione del culto. Prosegue anche la programmazione delle Newsletter del museo.