La Banca europea per lo sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb, istituto di credito con vocazione sociale fondata nel 1956, sede a Parigi, di cui è membro anche la Santa Sede dal 1973) ha emesso un fondo di inclusione sociale Covid-19 con scadenza a 7 anni per 1 miliardo di euro. Il finanziamento, spiega una nota della Banca, “sarà utilizzato per sostenere i Paesi membri della Ceb nella mitigazione dell’impatto sociale ed economico dell’attuale crisi”. Il “Covid-19 Response Bond” è stato emesso nell’ambito del quadro dei finanziamenti per l’inclusione sociale, adattato in modo che il finanziamento possa essere esteso al settore sanitario. I fondi finanzieranno anche progetti sociali nuovi o esistenti a sostegno di micro, piccole e medie imprese al fine di creare e preservare posti di lavoro. “L’interesse degli investitori per il Bond è stato impressionante” e nel giro di un’ora “il portafoglio ordini ha raggiunto oltre 3,9 miliardi di euro”. Per la Banca – fondata nell’ambito del Consiglio d’Europa – questo è il più grande fondo di inclusione sociale mai emesso. “In queste circostanze eccezionalmente difficili, siamo lieti che il lancio del Bond di inclusione sociale di risposta Covid-19 sosterrà le esigenze dei Paesi europei gravemente colpiti dall’epidemia”, ha affermato Rolf Wenzel, governatore della Ceb in un momento in cui si stanno “intensificando gli sforzi per fornire il massimo supporto ai suoi membri durante la crisi e per aiutarli ad affrontare le sfide nel periodo successivo”.