In occasione della Giornata mondiale della salute, Amnesty International Italia ha lanciato oggi la campagna #Nessunoescluso per chiedere “che non ci siano discriminazioni di alcun genere” nella gestione dell’emergenza Covid-19 e sollecitare il governo italiano “ad adottare provvedimenti coerenti con gli obblighi in materia di diritti umani”. Amnesty chiede il massimo impegno delle istituzioni affinché le persone e i gruppi vulnerabili che vivono in strutture inadeguate e non preparate a fronteggiare un’emergenza sanitaria possano mettere in pratica le misure di prevenzione raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalle stesse autorità sanitarie italiane. Insieme agli operatori sanitari, in prima linea nella risposta all’emergenza, e a tutti quei lavoratori particolarmente esposti o con forme contrattuali precarie o non regolari, i gruppi che Amnesty ritiene particolarmente a rischio sono migranti, rifugiati, senza fissa dimora, anziani, disabili e le persone private della propria libertà. Amnesty Italia “intende sostenere le organizzazioni che lavorano con i gruppi vulnerabili, lanciando una raccolta fondi”. Saranno supportate le attività di individuazione di soggetti destinatari dell’intervento, sostegno sociale, sanitario, psicologico, fornitura di beni di prima necessità, medicinali, dispositivi sanitari, materiale informativo.
Nell’ambito della campagna #Nessunoescluso, Amnesty ha avviato anche un processo di monitoraggio di buone e cattive prassi. Attraverso la sua task force osservatori, impegnata nel lavoro di monitoraggio sui diritti umani in Italia, e una struttura editoriale ad hoc, sarà realizzata – chiarisce un comunicato – una newsletter quotidiana che conterrà segnalazioni e informazioni sull’impatto del Covid-19 sulle categorie più vulnerabili e che analizzerà l’impatto, positivo e negativo, dell’attuazione delle misure di contrasto al Covid-19 sui diritti umani in Italia”. “Siamo convinti che solo uniti usciremo da questa crisi – afferma Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia -, solo se nessuno resterà escluso saremo più forti domani. Sono le persone più vulnerabili quelle che rischiano di pagare il prezzo più caro di questa pandemia. Se non riceveranno cure e protezione adeguate, il rischio di contagio non terminerà” .