“In questi giorni ci stiamo rendendo conto della precarietà della vita e soprattutto che qualcosa nella nostra dovrà cambiare per recuperare un maggiore senso di umanità e solidarietà vicendevole”. Lo ha detto ieri mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, nell’omelia della messa per la Domenica delle Palme che ha presieduto in cattedrale. Il presule, che ha rivolto un saluto ai malati, ai medici, nonché a quanti “temono per la propria azienda e il proprio lavoro”, ha evidenziato che “il coronavirus più terribile che ci può contagiare resta l’egoismo e la chiusura totale davanti ai problemi degli altri”. Per mons. Renzo, “questa Domenica delle Palme ci aiuta a riflettere sul valore della condivisione cristiana, a partire da Gesù, che ci invita a vivere relazioni umane più belle”.