“In Gesù si ritrova tutta la vicenda del dolore umano. In lui crocifisso vediamo oggi tutta l’umanità ferita e dolorante a causa della terribile pandemia che tutti minaccia e continua a mietere vittime”. Lo ha detto l’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Renato Boccardo, celebrando ieri, a porte chiuse, causa pandemia del Coronavirus, la Domenica delle Palme. Nel duomo di Spoleto, in diretta Facebook e YouTube, l’arcivescovo ha ricordato che “in Gesù si ritrova tutta la vicenda del dolore umano. In lui crocifisso vediamo oggi tutta l’umanità ferita e dolorante a causa della terribile pandemia che tutti minaccia e continua a mietere vittime. Gesù raccoglie in sé tutte le lacrime e tutte le lacerazioni fisiche ed interiori per portarle a Dio e dar loro un senso che solo Dio può trovare”. “Nella morte in croce di Gesù, senza fraintendimenti, si svela in pienezza il suo segreto: egli non era un messia politico trionfatore ma è il Figlio di Dio che donandosi salva”. Ed è a questa professione di fede che, ha concluso mons. Boccardo, “oggi siamo invitati e condotti dalla liturgia attraverso la proclamazione della passione, in un tempo in cui ci sentiamo minacciati da un nemico potente e invisibile e ci riconosciamo più che mai bisognosi di difesa e di salvezza. Solo accettando la ‘miseria’ del Gesù uomo e il paradosso della croce potremo scoprire il Figlio di Dio”.