“Voglio iniziare con voi questa settimana”, inizia in questo modo il messaggio video di mons. Michele Seccia rivolto a tutta l’arcidiocesi di Lecce per la domenica delle palme, all’inizio della settimana santa in questo tempo di emergenza sanitaria a causa dell’epidemia di coronavirus Covid-19, “L’ingresso di Gesù segno di speranza. Una speranza legata alla croce, non lo dimentichiamo”. Una speranza che per l’arcivescovo passa anche attraverso l’incontro che Gesù ha con i suoi discepoli, i suoi apostoli, anche con coloro che hanno già deciso di ucciderlo. “Ma ci crediamo che la salvezza viene da Dio?”, domanda mons. Seccia che invita a guardare oltre la salvezza umana, “Per noi la salvezza è che non c’è niente che può bloccare la nostra fede, anzi, la deve intensificare con la speranza”. “Non possiamo dimenticare nella settimana della passione, tutti coloro che sono rimasti vittime e ancor più coloro che si sono dedicati ai fratelli, dai medici agli infermieri, dai parenti agli assistenti delle case di riposo, agli anziani”, prosegue l’arcivescovo di Lecce che invita i fedeli a concentrarsi sulla celebrazione della messa “in un modo apparentemente strano” perché priva della partecipazione dei fedeli, “sta ad indicare che la croce di cristo va oltre. La comunione con lui e la sua presenza ci abbraccia, ci viene incontro”.
Ogni sacrificio sarà quindi un’offerta gradita al Signore per mons. Seccia che augura una buona settimana santa “Usciremo dal sepolcro della paura, perché fin quando avremo paura è come se fossimo nel sepolcro. Cristo è risorto e noi risorgeremo con Lui”. Nel dare appuntamento agli altri momenti da vivere insieme ma a distanza, l’arcivescovo sorride mentre spiega come si possa anche preferire di seguire una funzione di Papa Francesco al posto di una delle sue “non è un’offesa al vescovo, sono ancora più contento, perché ci sentiamo membri della Chiesa e andiamo avanti con la guida di Francesco che sta facendo di tutto per dire io sono con voi”.