“Oggi questo progetto è combattutto e perseguitato, una follia che fa tanto male”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, riferendosi alla famiglia, durante il Regina Coeli tramesso oggi in diretta streaming dalla basilica di San Pietro. Introducendo il primo mistero della Luce, il porporato ha citato la riscoperta della fede da parte di Napoleone Bonaparte, durante l’esilio nell’isola di sant’Elena: “Veramente Gesù è l’unica luce che illumina il mondo, ringraziamo Dio per il dono della fede, che è tesoro prezioso della nostra vita”. “Questa fede ha attraversato i secoli e i millenni”. Nel secondo mistero in cui si contempla il miracolo di Gesù durante le nozze di Cana, il cardinale ha ricordato che “Maria è attenta alla vita delle famiglie”. Indicando l’immagine della Madonna che pianse a Siracusa, il card. Comastri si è chiesto “perché Maria pianse?”. “Pianse per avvisarci che ci sarebbe stato un grande attacco contro la famiglia in questo tempo, contro la famiglia che è un grande progetto di Dio”. Riferendosi all’aborto, il porporato ha ribadito che “il grembo della mamma spesso diventa la tomba dei figli”. Nel terzo mistero della Luce l’attenzione per le beatitudini, “segnalatica straordinaria”. “Se fossero capite, il mondo diventerebbe un incanto, una famiglia di figli felici”. Riflettendo sul quarto mistero della Luce, Comastri ha evidenziato la difficoltà di immaginare “l’infinità bontà di Dio, l’infinita bellezza del paradiso”. Dopo il quinto mistero della Luce, l’invocazione a san Michele Arcangelo.