In Sicilia l’impegno dei Gruppi di volontariato vincenziano (Gvv) non si è fermato nonostante la pandemia in corso, anzi ha saputo adattarsi alle nuove povertà e alle stringenti misure di sicurezza. Il presidente regionale dei Gruppi della Sicilia, Giovanni Morreale, osserva che “l’amore per il prossimo, il desiderio di aiutare, la solidarietà verso gli altri, in questo particolare momento, ha contagiato più del Covid-19”. Il Gvv di Montevago (Agrigento), in sinergia col Comune, sta lavorando per aiutare persone in difficoltà. Grazie ad un operatore economico che si occupa di ristorazione, stanno arrivando ogni giorno circa 80 pasti caldi distribuiti ai meno abbienti. I giovani della consulta, muniti di guanti e mascherine, si impegnano nel servizio a domicilio. A Palermo due Gruppi Sacro Cuore e S. Caterina Labouré si sono uniti per distribuire alimenti a domicilio in collaborazione con alcuni militari. A Trapani i Gvv, con la collaborazione dei parroci, intensificano il loro servizio per i più bisognosi. Da Grammichele (Catania) Giovanna Zaccaria sottolinea le iniziative rese possibili anche grazie alla collaborazione di sindaco, Carabinieri, Protezione civile e Caritas locali. Una iniziativa riguarda la necessità di dotare i lavoratori che svolgono servizi essenziali delle mascherine idonee a assicurare protezione.
I volontari del Gruppo Madonna degli Angeli hanno promosso la “spesa sospesa” coinvolgendo per l’acquisto di beni di prima necessità i clienti di un supermercato. Alcuni Gruppi infine si sono resi disponibili a supportare telefonicamente quanti, residenti privi di reddito, avessero avuto diritto ai buoni spesa erogati dal Comune e dovessero compilare e trasmettere istanze e dichiarazioni. A Campobello (Agrigento) la sinergia con Comune e altre associazioni locali ha consentito la messa in comune di pacchi alimentari, poi ritirati dagli assistiti.