“Una riunione positiva che ci vede complessivamente soddisfatti in merito agli impegni che il Governo ha preso per sostenere il Terzo Settore. Adesso è arrivato il momento di cominciare insieme un percorso condiviso per dettagliare le misure da adottare per affrontare il dopo emergenza. Per questo motivo abbiamo chiesto un tavolo permanente con la Presidenza del Consiglio e un confronto urgente con la task force che sta definendo le priorità per l’uscita dal lockdown”. Così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo Settore, ieri sera, ha sintetizzato l’esito della cabina di regia sul Terzo Settore tenuta ieri alla presenza del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. “Il Governo e i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali hanno riconosciuto il ruolo che il Terzo Settore sta avendo nell’emergenza e il contributo imprescindibile che potrà dare per l’uscita dalla crisi – ha spiegato Fiaschi – impegnandosi a sostenere le nostre organizzazioni e a coinvolgerci nell’adozione dei futuri provvedimenti. In particolare registriamo nell’immediato l’impegno ad estendere anche a tutti gli enti del Terzo Settore, indipendentemente dalla loro qualifica, le misure straordinarie di sostegno già previste per le imprese a partire dall’accesso al credito, l’assicurazione ad accelerare le erogazioni del 5 per mille e lo sblocco dei pagamenti per i progetti in corso, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali fino a quando sarà necessario”.
La cabina di regia è stata l’occasione anche per presentare le proposte per il dopo emergenza. Tra queste, l’istituzione di un Fondo nazionale straordinario per il rilancio del Terzo Settore dopo la crisi, da finanziare in parte con risorse ancora non impegnate dei fondi strutturali. È stata avanzata anche la richiesta di concertare la revisione delle modalità di funzionamento del fondo per il finanziamento delle imprese sociali presso il Mise, ad oggi bloccato, e il rifinanziamento del fondo destinato ai progetti delle associazioni, tagliato nelle ultime leggi di bilancio.