“Giusta Italia” è il nome del “Patto per la Ripartenza” fondato sull’etica della responsabilità, per uscire dall’emergenza legata al coronavirus, nel rispetto delle regole, promosso da Libera con Avviso pubblico, Legambiente, Arci, Rete dei numeri pari, Rete della conoscenza, Fuci, Centro studi Pio La Torre, Cooperare con Libera Terra, Acsi, Us Acli, Cngei, Fondazione Interesse Uomo, Cgil, Cisl, Uil. La scelta del nome, “Giusta Italia, commenta Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, è “perché non basta ‘aggiustare’: bisogna ripristinare giustizia, altrimenti il cambiamento si ridurrà ad adattamento. Le mafie uccidono – e lo sapevamo – ma oggi scopriamo che anche la corruzione e la privatizzazione dei beni comuni possono essere strumenti di morte”. Infatti, osserva don Ciotti, “non sarebbe così alto il numero delle vittime della pandemia se avessimo avuto un sistema sanitario più forte, in grado di monitorare, proteggere e curare con tutti gli strumenti necessari. E prima ancora politiche sociali in grado di garantire quei diritti che stanno alla base di una democrazia viva: il lavoro, la casa e la scuola”. Di qui la necessità di “considerare le politiche sociali come un investimento, un volano di sviluppo, non un costo da contenere. Ecco allora il senso di ‘Giusta Italia’. Senso di un impegno per costruire un futuro davvero nuovo. Non scambiamo per futuro il ritorno a una normalità malata! La lotta contro la pandemia può e deve essere anche l’occasione per risanare la nostra democrazia!”.