Nel quarto trimestre 2019 l’accreditamento netto delle Amministrazioni pubbliche (Ap) in rapporto al Pil è stato pari al 2,4% (+1,1% nello stesso trimestre del 2018). Lo rende noto oggi l’Istat, diffondendo i dati su “Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società” relativi al quarto trimestre 2019.
“L’incidenza del deficit del conto delle Amministrazioni pubbliche sul Pil – spiega l’Istat – ha segnato in termini tendenziali un deciso miglioramento per l’aumento dell’avanzo primario e la contestuale riduzione della spesa per interessi”.
Stando ai dati diffusi, il saldo primario delle Ap (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil del 5,8% (+4,7% nel quarto trimestre del 2018). Il saldo corrente delle Ap è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil del 6,0% (+4,4% nel quarto trimestre del 2018).
Per quanto riguarda la pressione fiscale, questa è stata pari al 51,2%, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici – prosegue la nota – è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente in termini nominali e dello 0,4% in termini reali (potere d’acquisto). La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è diminuita di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, attestandosi all’8,2%”.
Infine, la quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,8%, è aumentata di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente mentre il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 21,5%, è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.